Tradizione colta e reciproche contaminazioni

Dal 22/08/2010 al 22/08/2010

Tradizione colta e reciproche contaminazioni

DOMENICA 22 AGOSTO ORE 21,00
PANICALE, TEATRO CESARE CAPORALI
"Tradizione colta e jazz: reciproche contaminazioni"

BOLLING JAZZ QUARTET:
Simone Ginanneschi: flauto
Eleonora Beddini: pianoforte
Max Turone: contrabbasso
Manuel Cucaro: batteria

Il Bolling Jazz Quartet riunisce musicisti di formazione eclettica nell'intento di proporre il repertorio cameristico di Claude Bolling, compositore del Novecento tanto intrigante quanto ancora poco conosciuto.
Di recente formazione, il Quartetto ha già all'attivo molti concerti in prestigiose sale da concerto bolognesi (Biblioteca storica della Basilica di San Francesco, Circolo Lirico di Bologna, Circolo Ufficiali, Oratorio Santa Cecilia, Oratorio San Rocco.), nei quali ha ottenuto rilevanti consensi di pubblico e di critica. Ha suonato per il Bologna Jazz Festival 2009 e per la Stagione degli Amici della Musica di Foligno 2009. "(.)La partecipe esecuzione dei musicisti ha ridato quella passione travolgente che loro stessi vivono, in visioni ed immagini musicali, pensate in un tempo antico ed eseguite nei nostri giorni, con i mezzi a nostra disposizione. (.) Sono riecheggiate nella sala, armonie arcaiche e perdute, sorrette da quel ritmo preciso che scuote i sentimenti più profondi."(Mirella Golinelli, Amici della Musica.net). "(.) Una musica capace di divertire, ma anche di toccare le corde più profonde dell'animo umano. Intensa, corposa, raffinata. Bravissimo quindi il quartett
o nel rendere "semplice" e godibilissimo quel che semplice non è, brani tecnicamente impegnativi, pieni di note e giochi virtuosistici, dove la musica barocca incontra il jazz" (Il Messaggero).

L'interesse del repertorio proposto risiede nella convincente combinazione tra una scrittura corposa e virtuosistica e una resa comunicativa gradevole e immediata.
Le due Suite proposte fanno parte di quel repertorio di jazz colto definito crossover, termine che sta ad indicare quella musica che si trova nell'incontro tra vari generi, più spesso tra il genere della classica e quello del jazz.

PROGRAMMA:

Claude Bolling (Cannes, 1930)
Suite N.1 for Flute and Jazz Trio
1. Baroque and Blue
2. Sentimentale
3. Javanaise
4. Fugace
5. Irlandaise
6. Versatile
7. Veloce

Suite N.2 for Flute and Jazz Trio
1. Espiègle
2. Amoureuse
3. Entr'amis
4. Vagabonde
5. Pastorale
6. Affectueuse
7. Intime
8. Jazzy

Claude Bolling
(Cannes, 10 aprile 1930)

Claude Bolling, è un autore tanto intrigante quanto ancora poco conosciuto, un colto jazzman francese, a metà strada fra la musica barocca e lo swing di Duke Ellington, oggetto di riflessione sia per la critica classica che per quella jazzistica.
Vero portavoce di quella musica per la quale la stampa americana usò, per la prima volta, la definizione Crossover Music parlando proprio di lui, Bolling ha dimostrato che la pista della contaminazione tra i generi non era solo una curiosità, ma un vero e proprio fenomeno culturale.
Da anni le commistioni trasversali fra generi diversi erano assai diffuse, ma nel 1976 un grande successo discografico rappresentò una vero evento straordinario: il disco in questione era la Suite pour flûte et piano jazz trio, scritta da Claude Bolling per il famoso virtuoso di flauto Jean-Pierre Rampal e proprio in quella composizione, in particolare, si nota la sovrapposizione fra il ritmo sincopato dello swing e il dialogo contrappuntistico fra piano e flauto, di rigorosa ascendenza barocca.
Bolling continuò a produrre le sue divertenti Suite su commissione di altri famosi virtuosi: dalle commissioni di Pinchas Zukerman, Yo-Yo Ma, Maurice André nacquero così le sue suite per violino, violoncello e tromba, sempre accompagnate dalla tradizionale formazione del trio jazz: batteria, contrabbasso e pianoforte, quest'ultimo suonato sempre dall'autore.

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